Asportazione di lesioni della cute anale e perianale
Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

Le lesioni della cute anale sono un problema frequente. In genere si tratta di lesioni benigne; tuttavia, esse possono provocare dolore e forte prurito. Le principali tipologie di lesione della cute anale sono:
- marisca, un ripiegamento della pelle che può essere singolo o multiplo, e che si sviluppa sul margine anale, secondario a infiammazioni ripetute, prurito, emorroidi o a trombosi. L’asportazione chirurgica delle lesioni della cute anale, in tal caso, è indicata in caso di variazione di forma e dimensioni del ripiegamento, o qualora questa renda difficoltosa l’igiene di quella zona;
- papilla anale ipertrofica, un aumento di volume di una struttura anatomica, la papilla anale per l’appunto, collocata tra ano e retto; essa è secondaria a ragadi anali, fistole anali o emorroidi; qualora la papilla ipertrofica aumenti di dimensioni fino a fuoriuscire dall’ano, l’asportazione delle lesioni della cute anale è chirurgica;
- cisti sebacea, che, pur essendo rara nella regione perianale, richiede un’asportazione chirurgica, finalizzata a evitarne l’aumento di dimensione e l’infiammazione.
- nevo è una lesione nerastra, spesso asintomatica o che provoca sintomi lievi, ma eventualmente di
natura maligna. L’asportazione chirurgica in tal caso è finalizzata ad accertare, tramite successivo esame istologico, la reale natura del nevo. - Idrosadenite suppurativa, malattia cronica che si presenta con noduli dolorosi, profondi e ascessi localizzati nelle zone più ricche di ghiandole sudoripare della regione perianale; per tale malattia, l’unica terapia risolutiva è l’asportazione
dell’area di pelle che ne è interessata. - ematoma anale, lesione della cute anale innocua ma dolorosa, caratterizzata da emorragie e coaguli di sangue; la chirurgia in questo caso serve a evacuare il coagulo, nel caso di lesioni di grandi dimensioni, e/o eccessivamente dolorose o insuccesso della terapia medica.
Preparazione all'asportazione delle lesioni della cute anale
Qualche giorno prima dell’operazione, il paziente viene sottoposto a prelievo di sangue. Successivamente, una visita chirurgica serve a verificare la fattibilità dell’intervento; a tal proposito, una fase di anamnesi serve ad acquisire, tramite colloquio medico-paziente, informazioni sullo stato clinico e sui farmaci regolarmente assunti. Il paziente si sottopone a visita cardiologica con elettrocardiogramma e visita anestesiologica.
E’ bene che il paziente rispetti un digiuno a partire dalla mezzanotte prima dell’intervento, o, al massimo, in caso di intervento pomeridiano, faccia una colazione con soli liquidi.
Come si svolge l'asportazione delle lesioni della cute anale
Le modalità dell’asportazione delle lesioni della cute anale variano a seconda del tipo di lesione. La ferita chirurgica che ne risulta, in base alle evenienze, può essere suturata o rimanere aperta, e anche i tempi di guarigione variano: da alcuni giorni ad alcune settimane.
Modifiche intraoperatorie durante l’esecuzione dell’asportazione delle lesioni della cute anale possono occorrere. Questo accade specialmente qualora si presentino difficoltà nell’esecuzione l’intervento, si riscontrino alterazioni non evidenziate prima, o sopravvenga un pericolo imminente per il paziente.
L’asportazione delle lesioni della cute anale può essere svolta in anestesia locale, spinale o epidurale, eventualmente associata se necessario a sedativi. L’anestesia locale è utilizzata solo in situazioni più estreme.
Dopo l'operazione
Il paziente, nel post-operatorio, viene seguita dal medico di Chirurgia generale, in modo che ogni eventuale complicanza possa rapidamente e adeguatamente essere valutata e prevenuta o trattata.
Il paziente può tornare a bere già qualche ora dopo l’intervento. Per mangiare, invece, il paziente deve attendere generalmente il mattino successivo.La dimissione avviene, qualora non si presentino complicanze, entro alcune ore.
E’ bene che il paziente, per un primo periodo del post-operatorio, non effettui sforzi eccessivi.
Gli specialisti per questa prestazione

Felice Borghi
Specialista in Chirurgia Generale

Maria Carmela Giuffrida
Specialista in Chirurgia Generale