Onicectomia
Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

L’unghia incarnita è un disturbo piuttosto comune, che può richiedere un trattamento chirurgico denominato onicectomia.
Il taglio errato delle unghie dei piedi, traumi o l’indossare calzature scomode e costrittive sono fattori che possono portare a soffrire di unghia incarnita.
Il trattamento dell’unghia incarnita varia in base all’entità e allo stadio di sviluppo del problema da trattare. Il trattamento chirurgico viene riservato solo a casi specifici.
Quando viene eseguito il trattamento chirurgico dell’unghia incarnita?
Onde evitare che l’unghia incarnita provochi ascessi molto dolorosi, è importante che il trattamento venga svolto non appena appaiono i primi sintomi legati al disturbo – dolore intenso al livello del dito, arrossamenti e gonfiori nella zona colpita, eventualmente infezioni e fuoriuscita di pus. Qualora si intervenga nelle prime fasi del disturbo, è sufficiente la rimozione della spicula, che, tipica dell’unghia incarnita, penetra nei tessuti circostanti ad essa, e la correzione della forma dell’unghia. Se, invece, si interviene quando l’unghia incarnita è in uno stato più avanzato, o in seguito a recidiva di altre operazioni di chirurgia, può rivelarsi necessario procedere con l’onicectomia.
Come viene eseguita l’onicectomia?
L’onicectomia prevede l’asportazione chirurgica dell’unghia e dell’area infiammata. L’onicectomia, a seconda dell’estensione e della gravità dell’infezione, può essere parziale o totale. In ogni caso, l’intervento viene eseguito in anestesia locale, e dura circa 40 minuti.
La figura medica incaricata di eseguire l’operazione ed il follow-up del paziente è quella dello specialista in Chirurgia generale.
Dopo l'onicectomia
Le dimissioni in caso di onicectomia avvengono in giornata, con il paziente che è subito in grado di tornare al sociale. Va detto però che sono necessarie almeno un paio di medicazioni, da sostituire regolarmente secondo le indicazioni del medico e rimovibili tendenzialmente dopo una settimana o due. Per quanto riguarda la ripresa delle attività sportive, inoltre, è utile che il paziente osservi almeno una decina di giorni di riposo, per favorire la guarigione dell’unghia.
Gli specialisti per questa prestazione

Felice Borghi
Specialista in Chirurgia Generale

Maria Carmela Giuffrida
Specialista in Chirurgia Generale