Trattamento Orbitopatia tiroidea
Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

L’orbitopatia tiroidea è una malattia caratterizzata da una serie di segni e sintomi associati a un disturbo della funzionalità della tiroide. A scatenare la malattia è infatti un processo autoimmune che, come noto, si origina dalla tiroide; tuttavia, ancora non è del tutto chiara la natura di tale processo.
La patologia determina, a livello oculare, il rigonfiamento dei tessuti molli dell’orbita. La palpebra risulta retratta, l’occhio sporge, e il paziente avverte una sensazione di corpo estraneo e di bruciore, tali da impedire, a volte, il normale movimento oculare. Altri sintomi dell’orbitopatia tiroidea sono la visione doppia, l’alterazione nella visione dei colori e, eventualmente, il calo dell’acuità visiva.
Questa malattia colpisce soprattutto le donne, anche se non risparmia la popolazione maschile.
Quali trattamenti per l'orbitopatia tiroidea?
La terapia iniziale dell’orbitopatia tiroidea prevede il trattamento tramite somministrazione di steroidi e farmaci immunosoppressivi. Tuttavia, nelle sue fasi avanzate, l’orbitopatia tiroidea viene risolta tramite chirurgia, che ha l’obiettivo di una riabilitazione sia estetica che funzionale.
Come si svolge la chirurgia dell'orbitopatia tiroidea?
L’intervento finalizzato a correggere l’esoftalmo, ossia l’eccessiva sporgenza dei bulbi oculari, è denominato decompressione orbitaria. Si tratta di un intervento di chirurgia mininvasiva, eseguito in anestesia generale e in regime di day surgery.
La tecnica prevede innanzitutto l’ampliamento dello spazio orbitario osseo, ottenuto rimuovendo le due pareti orbitali più sottili che si trovano a confinare con i seni nasali. L’intervento è esteticamente valido, in quanto non provoca incisioni visibili sulla pelle. La durata dell’operazione di decompressione orbitaria e di circa un paio d’ore.
La decompressione orbitaria può essere anche associata a chirurgia dello strabismo e blefaroplastica.
Dopo l'operazione
Trattandosi l’operazione di un intervento eseguito in regime di day hospital, il paziente può tornare subito a casa. Il dolore è minimo, e, tendenzialmente, si può ritornare a svolgere le proprie attività – purché siano di natura leggera, almeno inizialmente – in 48 ore. La completa funzionalità dell’occhio si ottiene in circa due settimane.
Gli specialisti per questa prestazione

Gaudioso Del Monte
Specialista in Oftalmologia

Guido Caramello
Specialista in Oftalmologia

Marco Leto
Specialista in Oftalmologia

Rosanna Perno
Specialista in Oftalmologia