Colonscopia diagnostica
Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

Cos’è la colonscopia?
La Colonscopia è un esame medico che si esegue inserendo nel colon una sonda endoscopica. Tale sonda è capace di rilevare immagini video di qualità. L’esame permette quindi di visualizzare la superficie interna del retto, del colon e di un breve tratto di intestino tenue.
La figura specialistica incaricata di svolgere l’esame è quella del Gastroenterologo.
Quando si esegue la colonscopia?
La procedura si effettua a scopo diagnostico per evidenziare eventuali lesioni (infiammatorie, infettive, neoplastiche, benigne o maligne, vascolari congenite o acquisite) correlabili a sintomi come:
- variazioni delle abitudini dell’alvo: diarrea persistente oltre le 2-3 settimane, stitichezza di recente o rapida comparsa;
- dolore addominale persistente, specie se influenzato dall’evacuazione o dall’eliminazione di aria dal retto;
- perdita di sangue visualizzata a occhio nudo, o dimostrata da apposita ricerca sulle feci;
- perdita di peso, specie se associata a uno o più dei sintomi sopra elencati.
La procedura è valida come test di screening, anche per pazienti totalmente privi di sintomatologia ma che hanno superato i 50 anni. Ciò non vale per coloro la cui storia familiare non presenti parenti in primo grado (genitore, fratello, figlio) già affetti dalla malattia a un’età più precoce: in tal caso lo screening si anticipa. Tale diagnosi precoce è importante per individuare eventuali carcinomi del colon-retto o di lesioni benigne suoi precursori (polipi o lesioni non rilevate sul piano della mucosa). Tali lesioni sono per la maggior parte asportabili durante la colonscopia interventistica, prima di un’eventuale trasformazione maligna in carcinoma invasivo.
Prevenzione del cancro al colon
La colonscopia diagnostica ha una dimostrata efficacia preventiva del carcinoma del colon, tanto che oramai trova indicazione anche in pazienti, di età compresa tra i 55 e i 60 anni, totalmente privi di sintomatologia. La difficile individuazione di alcune lesioni del colon tramite radiografia tradizionale e colonscopia virtuale rende peraltro la colonscopia diagnostica completa l’unica metodica considerabile davvero efficace a tal proposito.
Come viene eseguita la colonscopia?
Prima dell’inizio della colonscopia vera e propria, il gastroenterologo deve ottenere informazioni sull’esame da effettuare. A tal riguardo, procede con un colloquio preliminare con il paziente, e con la rilevazione dei parametri vitali, da monitorare durante tutta la durata dell’intervento.
La colonscopia vera e propria inizia con l’inserimento di una sottilissima sonda, detta colonscopio, nell’ano. Si fa arrivare il colonscopio fino all’estremità del colon, e, se necessario, all’ultimo tratto del piccolo intestino.
In caso di polipectomia, si rimuovono gli eventuali polipi riscontrati. La colonscopia si può associare a sedazione tramite farmaci, allo scopo di ridurre la possibile sensazione di ansia che il paziente può eventualmente provare.
La durata della colonscopia è variabile in relazione alla porzione di intestino che si intende esplorare, alla conformazione anatomica, alla possibilità che il paziente abbia subito o meno interventi chirurgici all’addome in precedenza. Generalmente, l’indagine dura dai 30 ai 40 minuti.
Perché effettuare la colonscopia al Centro Abax?
Riduzione del fastidio durante l’esame
Affinché la diagnosi abbia successo, si introduce un gas per distendere le pareti delle viscere. Se, tradizionalmente, viene insufflata aria, presso il Centro Abax viene invece utilizzata anidride carbonica (CO2), più facilmente smaltibile dall’organismo. L’utilizzo di anidride carbonica permette di ridurre il più possibile il fastidio avvertito dal paziente.
Maggiore sicurezza dell’esame
Per garantire la totale sicurezza del paziente, l’esame viene effettuato in un ambiente sterile (sala operatoria) e in presenza costante del medico anestesista rianimatore, pronto ad intervenire al primo segnale di necessità.
Una maggiore accuratezza dell’esame con l’AI
Unico in tutta la Provincia di Cuneo, il Centro Abax dispone dell’intelligenza artificiale per l’esecuzione della colonscopia. Tale tecnologia consente un riconoscimento delle lesioni – adenomi o polipi – maggiore del 16% per garantire ai nostri pazienti un’accuratezza dell’esame diagnostico sempre maggiore (anche in caso di lesioni più piccole o piatte, difficili da riconoscere).
Preparazione alla colonscopia
La preparazione alla colonscopia è un processo essenziale per la buona riuscita dell’indagine. Solo un colon pulito, infatti, permette di escludere la presenza di alterazioni patologiche.
La preparazione prevede una dieta appropriata e l’assunzione di farmaci lassativi che ottengano un efficace eliminazione dei residui fecali effettuando una specie di lavaggio delle superfici del viscere.
Sarà lo specialista, il dott. Ghezzo, a dare dopo la visita specialistica tutte le indicazioni necessarie per un’appropriata preparazione all’esame.
L'alimentazione prima dell'esame
La dieta prevede un regime specifico “privo di scorie” a partire dai tre giorni precedenti l’esame: non si possono mangiare frutta, verdura, cereali, legumi, frullati contenenti frutta. Si possono invece assumere alimenti quali carne magra, pesce, latticini e formaggi, uova. Dal momento in cui si cominciano ad assumere i lassativi (generalmente il pomeriggio del giorno precedente l’esame) è consigliabile ingerire solo liquidi “chiari” (acqua, the, camomilla, tisane) per evitare di aggiungere nuovi residui fecali a quelli in corso di eliminazione.
L'assunzione di farmaci prima di sottoporsi all'esame
Per quanto riguarda l’assunzione dei lassativi possono essere impiegati schemi diversi secondo le caratteristiche del paziente (se stitico abitualmente) o se l’esame viene previsto al mattino o al pomeriggio. Per questo motivo, tale parte della preparazione viene personalmente comunicata dal gastroenterologo al momento della programmazione della procedura.
In linea di principio, devono essere interrotti farmaci contenenti carbone attivo o ferro, poiché colorano di nero le superfici del viscere, rendendo più difficile la riuscita della colonscopia.
Dopo l'esame
A causa della sedazione utilizzata nel corso della Colonscopia, non è consigliabile guidare o effettuare lavori con rischio per sé. Questo vale per le dodici ore successive all’esame.
Solitamente il paziente viene trattenuto per 30-60 minuti presso il Centro di Endoscopia per verificare le sue condizioni post-procedura e per aver tempo di eliminare la distensione gassosa intestinale eventualmente ancora presente. Al termine, dopo colloquio finale con il Medico Gastroenterologo sulle conclusioni diagnostiche dell’esame e su eventuali indicazioni successive, il paziente potrà rientrare a domicilio.
Il referto della colonscopia
Si consegna l’esito della Colonscopia subito dopo la fine dell’esame endoscopico. Esso consiste in una descrizione della procedura, con specificazione del tipo di strumento impiegato e della sedazione/analgesia effettuata.
Nel referto il paziente può trovare gli elementi necessari per un giudizio di qualità dell’esame, cioè il grado di pulizia nei diversi tratti esplorati, il limite anatomico raggiunto, il tempo di retrazione dello strumento da tale limite all’ano.
Si descrivono anche gli aspetti patologici osservati e le manovre operative eventualmente effettuate.
Il referto generalmente si accompagna a foto digitali del livello raggiunto (cieco/appendice), della patologia e delle manovre operative.
Gli specialisti per questa prestazione

Luigi Ghezzo
Specialista in Gastroenterologia

Luigi Fenoglio
Specialista in Gastroenterologia