Ecografia 3D in gravidanza
Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

Sono numerose le donne che desiderano vedere il loro piccolo prima della nascita. Effettivamente, poter visualizzare in tempo reale il volto del nascituro rafforza ulteriormente il legame genitore-bambino, con le madri in attesa che si sentono emotivamente connesse al figlio non ancora nato, con ricadute positive sia a livello fisico che psicologico. L’ecografia 3D in gravidanza permette tutto ciò.
Che cos’è l’ecografia 3D in gravidanza?
Peraltro l’ecografia tridimensionale, oltre ad offrire la possibilità di vedere il bambino, consente di diagnosticare condizioni altrimenti non perfettamente riscontrabili con la versione 2D, come le malformazioni uterine congenite e diverse patologie ginecologiche endocavitarie.
In ambito ostetrico, l’ecografia 3D in gravidanza viene utilizzata per diagnosticare eventuali anomalie del cordone ombelicale, degli arti, del torace e degli organi interni del feto, tra cui il cuore.
Incaricato dell’esecuzione dell’ecografia è un medico specialista in Ginecologia, coadiuvato da un medico Radiologo.
Come si svolge l'esame?
L’ecografia 3D in gravidanza può essere svolta, come vedremo più avanti, sia per via transvaginale che sovrapubica.
In buona sostanza, il procedimento dell’ecografia 3D è analoga alle metodologie tradizionali; ciò che cambia è la qualità dell’immagine che viene resa dagli ultrasuoni.
Quando sottoporsi ad ecografia tridimensionale?
Va tenuto conto che l’immagine del feto e il suo impatto estetico risulteranno migliori solo a partire dalla 25esima settimana, poiché le dimensioni del feto saranno maggiori. La qualità dell’immagine dipende anche dalla posizione del feto e dallo spessore del tessuto adiposo nella parete addominale della mamma. Quando il feto è rivolto verso la sonda, e non ci sono cordone, arti o placenta a interferire, la visibilità del nascituro è di qualità superiore.
Gli specialisti per questa prestazione

Bruno Favilla
Specialista in Ginecologia