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Glaucoma? La prevenzione può salvarti la vista

55 milioni nel mondo, oltre 1 milione in Italia: sono questi i numeri riguardanti le persone colpite da Glaucoma, numeri ancora più preoccupanti se si considera che all’incirca la metà di coloro che ne sono affetti in Italia lo sono in maniera inconsapevole. 

Il Glaucoma: cos’è, e quali sintomi?

Il Glaucoma è una delle principali patologie dell’occhio per gravità e diffusione. Dovuto, nella maggior parte dei casi, ad un aumento della pressione dell’occhio e dal conseguente disequilibrio tra produzione e scarico dell’umor acqueo, il Glaucoma deve la sua fama al fatto di essere asintomatico, se non nelle sue fasi finali – ovvero quando la patologia è in fase avanzata: solo allora chi ne è affetto potrà notare dolore oculare, arrossamento delle zone interessate, riduzione della vista e nausea, che si tradurranno in difficoltà a vivere con serenità la vita di tutti i giorni e, infine, in eventuale cecità.

Prevenire è fondamentale

Al fine di evitare l’insorgenza di complicazioni irreversibili, dunque, sottoporsi periodicamente a controlli della vista è necessario: una semplice visita oculistica basta infatti a diagnosticare un Glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. La diagnosi viene fatta, nello specifico, misurando la pressione intraoculare, le fibre del nervo ottico e i difetti visivi.

Va ricordato che, sebbene nella maggior parte dei casi tale patologia si presenti dopo i 50 anni, esso può in realtà manifestarsi in qualsiasi età. Si parla di Glaucoma congenito, infatti, qualora, a causa di un anomalo sviluppo del sistema di drenaggio dell’umor acqueo durante il periodo prenatale, la patologia si presenti in tenera età. È dunque necessario sottoporre anche i più giovani a visite oculistiche, che possono rivelarsi provvidenziali.

Quale intervento?

Le tecniche chirurgiche per la cura del Glaucoma sono molteplici: esse mirano in generale a creare una via alternativa per il deflusso dell’umor acqueo, ottenendo così un abbassamento della pressione oculare; è la normalizzazione di quest’ultima a creare i presupposti per l’arresto della progressione della patologia.

In particolare, tecniche di chirurgia “non perforante” ideate negli ultimi 20 anni consentono un intervento ed un decorso post-operatorio più leggeri, e, al contempo, una riduzione dei rischi infettivi.

Con le tecniche non perforanti viene infatti conservata la membrana Trabecolo Descemetica che modula il passaggio dell’umor acqueo verso lo spazio sottocongiuntivale, impedendo di fatto quel collasso dell’occhio (con pressione a zero) che avviene invece nelle tecniche tradizionali di chirurgia perforante – come la c.d. Trabeculectomia, la più utilizzata. Tra le tecniche non perforanti vanno ricordate la Sclerectomia e la Canaloplastica.

Sono migliaia gli interventi di chirurgia non perforante per il Glaucoma che gli specialisti in Oftalmologia del Centro Abax hanno operato con successo: questo a dimostrazione dell’ingente investimento in professionalità, esperienza e tecnologie che il Centro ha fatto e continua a fare fin dalla sua nascita.

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