Bebè con il reflusso: c’è da preoccuparsi?
Quando si parla di neonati, è piuttosto semplice mal interpretare alcuni dei segnali che questi ci mandano riguardo al loro stato di salute. Ad esempio, un semplice rigurgito apparentemente immotivato può subito allarmare mamma e papà, che si chiederanno: “che si tratti di malattia da reflusso gastroesofageo?”

Del resto, non è un segreto che il reflusso gastroesofageo sia estremamente comune e frequente nei giovani neonati sani, tanto che fino al 40% delle consultazioni pediatriche sono dovute ad esso. Ma come fare ad essere sicuri che il proprio bebé sia realmente affetto da reflusso? E, anche qualora tale condizione sia accertata, come fare in modo che questa non risulti…particolarmente indigesta?
Il reflusso gastroesofageo? In genere non è grave. Ma occhio alle complicanze…
La malattia da reflusso gastroesofageo è una condizione caratterizzata da una risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago. Questo reflusso raggiunge spesso la faringe e poi la bocca, provocando quel sintomo che tanto preoccupa i genitori: il rigurgito.
In realtà, il rigurgito è solitamente ben tollerato dal neonato. Il bambino mantiene l’appetito, cresce sereno e aumenta di peso regolarmente. Questo tipo di rigurgito tende a non riapparire più nel corso degli anni, di solito a partire da quando il bambino impara a camminare o a sedersi. Eventuali complicazioni però possono indicare una diversa condizione di salute, decisamente da tenere sotto osservazione.
I chiari segni dell’esofagite
Rigurgiti abbondanti, magari accompagnati dalla presenza di alcuni leggeri rivoli di sangue e da mancanza d’appetito: questi sono chiari segni di una complicazione del reflusso nel neonato, associato ad esofagite. In questo caso, l’acidità del rigurgito causa un’infiammazione della mucosa dell’esofago, particolarmente dolorosa.
Che si tratti di semplice reflusso o di esofagite, il supporto puntuale dello specialista in pediatria può indirizzare mamma e papà verso il trattamento più indicato per il loro bebè.
La cura del reflusso inizia dalla quotidianità
In caso di semplice reflusso, bastano poche semplici misure per assicurarsi che non ci siano complicazioni. Partendo dalle più elementari misure igieniche, è importante allattare il neonato in un ambiente calmo, dove non vi sia la presenza di fumatori. Assicurati anche che il suo pannolino e i suoi vestiti non siano troppo stretti, in modo che il bebè sia comodo. Un ulteriore consiglio anti-reflusso: durante la digestione del bambino, posizionalo sdraiato a 30°- 40°.
Non esitare inoltre a chiedere consiglio al tuo medico in merito a prodotti antireflusso, come li latte antirigurgito, appositamente progettato per limitare il problema. Da questo punto di vista, il nutrizionista può rivelarsi un importante alleato: in collaborazione con il pediatra, e tramite un’apposita visita specialistica, infatti, egli è in grado di elaborare un piano alimentare su misura delle necessità del bebè, priva di quegli alimenti che favoriscono il reflusso – come succo di frutta e cioccolato.
Pediatria d'eccellenza a Cuneo
Il pediatra è una figura chiave all’interno del percorso di sviluppo del bambino così come un grande supporto per la sicurezza e tranquillità dei genitori.
Non esitare inoltre a chiedere consiglio al tuo medico in merito a prodotti antireflusso, come li latte antirigurgito, appositamente progettato per limitare il problema. Da questo punto di vista, il nutrizionista può rivelarsi un importante alleato: in collaborazione con il pediatra, e tramite un’apposita visita specialistica, infatti, egli è in grado di elaborare un piano alimentare su misura delle necessità del bebè, priva di quegli alimenti che favoriscono il reflusso – come succo di frutta e cioccolato.
Pediatria d'eccellenza a Cuneo
Cosa fare invece se il problema si rivela più grave del previsto?
Esofagite? Meglio rivolgersi allo specialista
In caso di esofagite, il pediatra può prescrivere farmaci antisecretori gastrici, inibitori della pompa protonica. Tali farmaci combattono l’infiammazione dell’esofago, alleviano i sintomi e promuovono la guarigione della mucosa esofagea.
Al contrario gli antiacidi come cisapride, metoclopramide e domperidone, che pure migliorano il “meccanismo” antireflusso, risultano inutili nel lungo termine.
Pediatria a Cuneo, il Centro Abax in prima linea contro il reflusso – e non solo
In un Centro multispecialistico come il nostro, la salute pediatrica ricopre un ruolo di assoluta centralità. Dalla pediatria all’oftalmologia, dalla nutrizione all’otorinolaringoiatria: da diversi anni, il nostro team medico è in prima linea nella prevenzione e cura delle principali problematiche che affliggono i pazienti in età pediatrica e giovanile. L’obiettivo è quello di fare in modo che ogni “piccolo grande” paziente possa essere libero di crescere e divertirsi in totale sicurezza…oltre che di rendere più tranquilli i suoi genitori!
Se desideri maggiori informazioni sul trattamento del reflusso in età pediatrica e sulle altre prestazioni del Centro Abax, clicca qui e riempi il modulo che trovi nella pagina Contatti. Il nostro staff si occuperà di fornirti le risposte che cerchi nel più breve tempo possibile.
Il tuo pediatra a Cuneo
Giulio Barbero
Specialista in Pediatria
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