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Blocco diagnostico dei nervi periferici

Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

terapia antalgica

L’anestesia è un tipo di operazione comunemente effettuata in ambito terapeutico e diagnostico. Scopo dell’anestesia è quello di evitare che il paziente, durante un particolare trattamento o un esame potenzialmente dolorosi, avverta dolore. Quando il procedimento diagnostico lo permette, lo specialista in Anestesia opta per una soluzione che sia meno invasiva possibile per il paziente: ecco che allora, spesso, questa è rappresentata dal blocco diagnostico dei nervi periferici.

Che cos'è il blocco diagnostico dei nervi periferici?

Per blocco diagnostico dei nervi periferici si intende una tipologia di anestesia loco-regionale, che raggiunge sì lo scopo di eliminare il dolore avvertito dal paziente, ma senza che egli perda coscienza. Nello specifico, il blocco diagnostico dei nervi periferici viene ottenuto, come suggerisce il nome, agendo sul sistema nervoso periferico.

Il sistema nervoso periferico è costituito da un insieme di fibre nervose, la cui funzione è quello di connettere il sistema nervoso centrale (per intenderci, il cervello e il midollo spinale) al resto dell’organismo. Grazie al sistema nervoso periferico ognuno di noi è in grado di effettuare i movimenti volontari che siamo abituati a svolgere ogni giorno, come camminare, mangiare e correre. Non solo: il sistema nervoso periferico è anche responsabile della corretta funzionalità dei nostri sensi, e di tutta una serie di funzioni spontanee del nostro organismo, come il battito cardiaco e la respirazione.

Il blocco dei nervi periferici, naturalmente, non riguarda la totalità del sistema nervoso periferico: l’anestesista va infatti ad agire unicamente sulla zona interessata dall’intervento chirurgico. Così, ad esempio, nell’ambito della chirurgia della mano, il blocco dei nervi periferici riguarda soltanto i nervi del braccio, senza che altre funzioni dell’organismo ne risultino intaccate.

Quando si effettua il blocco diagnostico?

Il blocco diagnostico è una pratica comune in Altalgia. In caso di dolore acuto o cronico, infatti, l’anestesia loco-regionale è utile a identificare i meccanismi della sintomatologia dolorosa, e a determinare il peso del sistema nervoso nella genesi del dolore. L’eventuale eliminazione del dolore che si verifica dopo un blocco diagnostico dei nervi periferici ha spesso un valore prognostico favorevole. Effettuando un blocco dei nervi periferici, peraltro, è possibile identificare quali pazienti rispondono al placebo. Il blocco è indicato in caso di:

  • dolore somatico cervico-dorso-lombare, che persiste da almeno da tre mesi;
  • dolore moderato-severo conseguenza di disabilita funzionale;
  • fallimento di terapie conservative, comprese le terapie fisiche.

Il blocco è anche indicato in Ortopedia nella diagnosi di alcune patologie che riguardano il sistema muscolo-scheletrico, come spasticità e varie malattie della mano, come:

Come si svolge il blocco diagnostico?

Esistono diverse tecniche che consentono all’anestesista di realizzare un blocco dei nervi periferici. In generale, comunque, Ii blocco diagnostico dei nervi periferici prevede l’infiltrazione di una miscela anestetica in corrispondenza dell’area oggetto di analisi. Tale area viene localizzata con l’ausilio di tecniche di imaging, rese possibili dalla collaborazione con uno specialista in Ecografia.

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