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Terapia del diabete

Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

Endocrinologia

Il diabete mellito è una malattia cronica, caratterizzata da un aumento anormale dei livelli di glucosio, e quindi degli zuccheri, nel sangue: tale condizione viene definita iperglicemia. Se la terapia del diabete non è adeguata, esso può portare a retinopatie, neuropatie e nefropatie. Inoltre, tra le complicanze dovute al diabete si collocano anche alcuni gravi disturbi cardiovascolari, in grado di causare infarti, ictus e arteriopatie. Infine, gli affetti da diabete mellito sono particolarmente sensibili alle infezioni fungine e batteriche.

A seconda delle cause che si celano dietro lo sviluppo della patologia, si riconoscono due tipologie principali di diabete mellito: diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2. 

Ad ognuna di queste tipologie di diabete corrisponde una diversa terapia.

Che cos'è il diabete di tipo 1?

Nel diabete di tipo 1 (detto anche diabete insulino-dipendente) il sistema immunitario dell’organismo assume un comportamento anomalo, in quanto attacca le cellule del pancreas produttrici di insulina, ossia l’ormone regolatore dei livelli di glucosio nel sangue. Il diabete 1 si evolve tendenzialmente nel giro di poche settimane, con il pancreas che, in seguito all’attacco da parte del sistema immunitario, è danneggiato irreversibilmente.  Il diabete mellito di tipo 1 si sviluppa, in genere, soprattutto nei pazienti al di sotto dei trent’anni d’età; tuttavia, esso può essere diagnosticato anche in pazienti più anziani, spesso assumendo inizialmente i connotati di un diabete di tipo 2.

In cosa consiste la terapia del diabete di tipo 1?

La terapia del diabete di tipo 1 va principalmente a compensare la perdita di produzione ormonale mediante la somministrazione di insulina, generalmente con iniezioni sottocutanee. Di solito, tali iniezioni avvengono quattro volte al giorno (tre in corrispondenza dei pasti principali e una poco prima di cena). Ad ogni modo, tale terapia non può prescindere dall’adozione di uno stile di vita salutare, che preveda attività fisica e dieta equilibrata, e da visite specialistiche periodiche per il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue.

Che cos'è il diabete di tipo 2?

Il diabete di tipo 2 prevede l’incapacità dell’insulina di mantenere i normali livelli di glucosio nel sangue. Tale tipologia di diabete è più comune del diabete di tipo 1, ed è tipicamente il risultato dell’interazione tra fattori ambientali e genetici. Più precisamente, a causare il diabete di tipo 2 possono essere: 

  • la familiarità: molti dei diabetici di tipo 2 hanno parenti di primo grado affetti dalla stessa malattia;
  • la ridotta capacità di bruciare gli zuccheri, fisiologica nei pazienti di età matura e anziana;
  • il sovrappeso e l’obesità: più infatti è il grasso presente nell’organismo, più le cellule diventano resistenti all’insulina;
  • la mancanza o l’insufficiente attività fisica: essa aiuta infatti a mantenere il peso, a utilizzare al meglio gli zuccheri a fini energetici e a ridurre la resistenza insulinica;
  • l’ipertensione arteriosa;
  • le eventuali alterazioni pregresse nel livello di zuccheri nel sangue.

In cosa consiste la terapia del diabete di tipo 2?

La terapia in questo caso prevede l’assunzione di farmaci atti a stimolare la produzione di insulina. Tali farmaci possono essere biguanidi a base di metfromina, tiazolidinedioni, agonisti del recettore GLP-1, o inibitori della DPP-4. Si può, in aggiunta alle terapie già menzionate, provvedere alla somministrazione sottocutanea di insulina.

Ad ogni modo, il trattamento primario del diabete 2 si basa sull’adozione di uno stile di vita che preveda una dieta equilibrata e la pratica di attività fisica, oltre che sul monitoraggio periodico dei livelli di glucosio nel sangue.

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Flora Cesario

Specialista in Endocrinologia

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