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Addio vene varicose: una tecnica permette la loro scomparsa

Le vene, tanto silenziose quanto fondamentali: il loro compito è quello di far circolare il sangue ossigenato nel nostro organismo, permettendoci di vivere la nostra vita di ogni giorno. Data la loro importanza, quello delle vene varicose è certamente un problema tra i più delicati da affrontare in ambito medico.

Possiamo pensare alle vene come a dei tubi dotati di valvole, che impediscono il reflusso del sangue verso i piedi, facilitando il suo ritorno al cuore; da lì, il sangue ricco di ossigeno viene pompato per raggiungere ogni estremità del nostro corpo.

Una vena particolarmente importante per il nostro organismo è la vena safena, il grande vaso venoso sottocutaneo che, a partire dal piede, percorre tutto l’arto inferiore, fino alla zona inguinale.

Proprio questa vena, oltre a rivestire un ruolo fondamentale nella circolazione del sangue, è anche una delle più soggette a problemi di natura vascolare.

Vene varicose nelle gambe: sintomi, cause e rimedi

Le vene, così come ogni parte dell’organismo, sono sottoposte ad invecchiamento ed usura: è a causa di ciò che le tanto temute varici appaiono.

Le vene varicose sono vene che, proprio a causa dell’invecchiamento delle valvole, hanno perso la loro elasticità e tendono a dilatarsi. Appaiono ai nostri occhi come sottili “serpentelli” all’altezza della fascia interna della coscia e/o della gamba. In tali condizioni, le vene non riescono ad assolvere regolarmente al proprio compito, e la circolazione sanguigna ne risulta fortemente penalizzata e rallentata.

Diffusione delle vene varicose

Ad oggi, la diffusione delle varici nella popolazione raggiunge numeri più che preoccupanti: 1 persona su 5 è portatrice di vene varicose; esse, in 1 caso su 4, si evolvono in insufficienza venosa cronica, ovvero l’interruzione della circolazione sanguigna.

Questi numeri, uniti alla natura fortemente invalidante del disturbo, rendono le varici una problematica assolutamente da non sottovalutare.

Sintomi delle vene varicose e rischi per la salute

I sintomi legati alle vene varicose sono tristemente noti: gambe gonfie e pesanti, sensazione di calore e dolore, ma anche prurito e dermatiti e, eventualmente, altre alterazioni cutanee. Meno noti sono però i rischi legati ad una mancanza di trattamento del disturbo: possono infatti presentarsi tromboflebiti superficiali, emorragie – per rottura della varice – e ulcerazioni cutanee malleolari di difficile guarigione.

Prevenire le vene varicose è importante

Una prevenzione efficace è condizione sine qua non per evitare l’insorgenza delle varici, attraverso l’esclusione dei diversi fattori di rischio che potrebbero facilitarne la comparsa: tra questi, fumo di sigaretta, vita sedentaria, ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, diabete mellito e stress. Il tenersi a distanza da tali fattori, unito a controlli periodici da parte del medico, possono efficacemente ridurre le probabilità che complicanze – anche improvvise e gravi – facciano la propria comparsa.

Purtroppo però, a volte, la prevenzione ed i trattamenti farmacologici che seguono non bastano: vuoi perché le tanto temute complicanze sono già apparse, ma anche perché la stessa prevenzione nulla può di fronte al fatto che alcuni fattori di rischio non sono modificabili, in quanto ereditari.

Un intervento chirurgico sicuro ed indolore per la rimozione delle vene varicose alle gambe

Una tipologia di varici particolarmente temibili sono quelle che si formano all’altezza della vena safena: in tal caso, si rende necessario intervenire chirurgicamente per la risoluzione del problema, mediante safenectomia.

La safenectomia è una tipologia di intervento efficace e consolidata. Essa consiste nell’asportazione chirurgica di tutta la safena – o di un solo tratto.

Preparazione all’intervento alla safena

Prima di ricorrere alla safenectomia, il paziente viene sottoposto a visite vascolari specialistiche accurate. Lo specialista, in questa sede, valuta la situazione del paziente, consigliando – qualora necessario – esami diagnostici e strumentali.

Segue l’elaborazione, sempre da parte dello specialista, di un programma terapeutico dedicato, a cui il paziente deve attenersi a seconda delle istruzioni ricevute dal medico.

Il giorno dell’intervento si consiglia al paziente di arrivare a digiuno, avendo seguito le terapie prescritte in precedenza dallo specialista.

Come viene realizzata la safenectomia?

La safenectomia avviene mediante strippinginizialmente, una piccola incisione viene effettuata in prossimità del malleolo; una piccola sonda vi viene quindi inserita, il cosiddetto stripper: è la sua successiva estrazione che permette l’asportazione della vena.

Associato a questo tipo di intervento, vengono eseguite flebectomie: asportazioni di vene varicose collaterali di coscia e gamba attraverso micro-incisioni. Queste vengono comunque eseguite in modo da non danneggiare in alcun modo le strutture nervose circostanti.

Tutto l’intervento viene eseguito in anestesia epidurale selettiva e in regime di day hospital, in modo da garantire la tranquillità ed il benessere del paziente in ogni sua fase.

Dopo l’intervento

In seguito all’intervento è possibile, per il paziente, avvertire un po’ di dolore e vedere comparire echimosi agli arti operati, oppure, ancora, soffrire di febbricola: essi sono normalissimi effetti collaterali dell’intervento, che tendono a sparire presto.

Dopo essere sottoposti a safenectomia, il paziente potrà vivere una ripresa totale delle normali attività quotidiane dopo circa 20 giorni dall’intervento: in tale periodo, non occorreranno particolari terapie di farmaci, ad esclusione di quelli indicati dallo specialista.

Non solo vene varicose: diversi trattamenti per diverse problematiche

La safenectomia non è l’unico tipo di intervento a cui si fa ricorso per combattere i disturbi che colpiscono le vene.

E’ importante ricordare come i diversi trattamenti non siano assolutamente equivalenti tra loro: essi riconoscono indicazioni e controindicazioni ben definite. E’ senza dubbio necessario che lo specialista vascolare studi, per ogni paziente, il trattamento più appropriato: da qui, l’importanza delle visite vascolari specialistiche che vengono effettuate presso il Centro Abax di Cuneo.

Alessandro Robaldo: il tuo chirurgo vascolare in provincia di Cuneo

“Data l’importanza da attribuire alle diverse caratteristiche di ogni paziente, il chirurgo vascolare deve essere in grado di affrontare le differenti patologie circolatorie in tutte le fasi in cui si presentano, conoscendo in profondità la totalità dei trattamenti accreditati – siano essi chirurgici, farmacologici e riabilitativi – per poterle approcciare nella maniera corretta.” Questo è quanto afferma Alessandro Robaldo, specialista in Chirurgia Vascolare presso il Centro Abax di Cuneo.

Del resto, la sua esperienza professionale combacia con tali affermazioni: il dott. Robaldo ha infatti alle spalle anni di ricerche ed interventi chirurgici, che gli hanno permesso non solo di diventare una figura di spicco nel settore, ma anche di raggiungere una salda conoscenza di tutte le problematiche vascolari.

Le competenze acquisite, unite alla collaborazione con il team polispecialistico del Centro Abax, consentono al Dott. Robaldo di dare il giusto peso alle peculiarità e ai bisogni di ogni paziente, di proporgli il trattamento che più si addice alla sua situazione, e di sostenerlo nelle attività di prevenzione, educandolo ad un corretto stile di vita.

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