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Diagnosi e trattamento delle otiti

Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

ORL

Con il termine “otiti” si identificano una serie di infezioni di origine batterica o virale dell’orecchio medio, eventualmente accompagnata a un’infezione delle alte vie respiratorie. Sono particolarmente diffuse in età pediatrica, soprattutto nella fascia d’età che va dai 3 mesi ai 3 anni, anche presentandosi insieme a altri sintomi, come febbre, nausea, vomito e diarrea.

La diagnosi delle otiti si basa sull’otoscopia, mentre il trattamento è farmacologico.

Che cos'è l'otoscopia?

L’otoscopia è un esame diagnostico indicato per la diagnosi delle otiti. Più nello specifico, essa consiste nell’ispezione del condotto uditivo e della membrana timpanica tramite una lente di ingrandimento.

Come si svolge l'otoscopia?

La figura medica atta a sottoporre il paziente ad otoscopia per la diagnosi delle otiti è quella dell’Otorinolaringoiatra. Per far sì che riesca ad analizzare attentamente l’orecchio, il medico effettua una leggera trazione verso l’alto sul padiglione auricolare. Successivamente, l’otorinolaringoiatra avvicina  la lente all’orecchio del paziente ed effettua il controllo.

Sempre in sede d’esame, qualora il cerume sia tale da inficiare la qualità della visione, il medico può sottoporre l’orecchio da analizzare ad irrigazione con acqua tiepida, che viene inserita tramite una speciale siringa senz’ago.

Va ricordato che l’otoscopia per la diagnosi delle otiti è un esame assolutamente indolore del paziente.

Quali trattamenti per le otiti?

Una volta che l’otite è stata diagnosticata con successo, la fase successiva prevede il trattamento della patologia, tendenzialmente a base di analgesici.

La prescrizione di analgesici rappresenta il gold standard della terapia delle otiti, ed è finalizzata ad arrecare sollievo al paziente che ne soffre. Tali analgesici sono da assumere perlopiù per via orale, come ad esempio l’acetaminofene (paracetamolo) o l’ibuprofene.

A volte, però, può essere necessaria l’assunzione di antibiotici. Ancora più raramente, e solo in caso di membrana timpanica estroflessa e di dolore intenso o persistente, febbre, vomito o diarrea, il trattamento è chirurgico.

Ad ogni modo, è l’otorinolaringoiatra, in sede di visita otorinolaringoiatrica, a valutare la terapia che più si confa al caso specifico.

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