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Visita tricologica

Una prestazione specialistica svolta presso il Centro Abax

Dermatologia

La tricologia è quella branca della dermatologia e della medicina estetica che si occupa di studiare lo stato di salute dei capelli e del cuoio capelluto. In tal senso, la visita tricologica mira ad individuare possibili anomalie che li riguardino. Le figure professionali deputate allo svolgimento della visita tricologica sono quella del dermatologo e quella del medico estetico.

Quando sottoporsi a visita tricologica?

Qualora si avvertano determinate problematiche legate al cuoio capelluto, è consigliabile sottoporsi a visita specialistica. Tra le principali, si possono menzionare:

  • alopecia e calvizie;
  • psoriasi;
  • capelli grassi;
  • capelli secchi;
  • dermatite;
  • follicolite;
  • forfora.

Attraverso la visita tricologica, il dermatologo e il medico estetico sono in grado di formulare una diagnosi e di indicare la giusta terapia per lo specifico problema riscontrato.

Come si svolge la visita tricologica?

La visita tricologica completa, dalla durata media di un’ora, si compone di fasi distinte, ossia

  1. anamnesi;
  2. esame obiettivo;
  3. pull test;
  4. wash test;
  5. analisi strumentale.

Anamnesi

Mediante un colloquio conoscitivo, detto anamnesi, si raccolgono dal paziente le informazioni di cui il medico necessita, riguardanti lo stato di salute, le abitudini quotidiane e lo stile di vita del paziente. E’ in questa fase che lo specialista pone al paziente domande mirate per capire anche se dietro alle problematiche di capelli e cuoio capelluto si celino eventuali fattori ereditari.

Esame obiettivo

Ricorrendo ad un’apposita lampada lo specialista effettua un’analisi visiva delle anomalie del cuoio capelluto. In seguito a tale controllo, se lo ritiene necessario, il medico passa ad esami ulteriori, come il pull test e il wash test.

Pull test

Lo specialista fa scorrere la propria mano tra i capelli del paziente, tirandoli leggermente. In base al numero di capelli che si distaccano dal cuoio capelluto e ad un’osservazione dei bulbi, il medico è quindi in grado di effettuare una valutazione delle condizioni in cui versa il paziente. Per esempio, tramite il pull test, il medico è in grado di capire se si trovi di fronte ad una condizione di effluvio (ossia di perdita maggiore di capelli in un lasso di tempo relativamente breve, dovuta a situazioni temporanee di stress o traumi) o di defluvio (cioè di perdita di capelli sì minore, ma più dilazionata nel tempo e più difficilmente trattabile).

Wash test

Eseguendo un lavaggio della testa del paziente, e facendo osservazioni dirette sul numero di capelli caduti, lo specialista, così come nel pull test, è in grado di fare alcune valutazioni sulle cause scatenanti delle problematiche che il paziente avverte.

Analisi strumentali

Le tipologie di analisi strumentale del capello sono principalmente due:
a) tricometria: si analizza il capello tramite microscopio a luce polarizzata;
b) videodermoscopia: si ingrandisce la visione del cuoio capelluto e del capello mediante microscopio a fibre ottiche.
Grazie a questi ulteriori esami lo specialista può constatare in maniera realistica le condizioni dei capelli del paziente.

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